Cos’è il bruxismo
La persona che soffre di bruxismo digrigna o serra i denti in maniera inconsapevole. Molto spesso si parla di bruxismo notturno, in realtà è di pari frequenza anche quello diurno. Può essere rumoroso o no come nel caso del solo serramento senza scivolamento. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso, si stima che circa il 10% della popolazione ne soffra, senza particolari distinzioni tra uomini e donne. Il bruxismo è una problema da tenere sotto controllo perché può causare una precoce usura dei denti.
Sintomi
- Pesantezza, intorpidimento alla mandibola.
- Dolori e/o rumori all’articolazione temporomandibolare (alla mascella) e/o davanti all’orecchio.
- Dolore durante la masticazione.
- Mal di testa ricorrente, spesso al risveglio.
- Dolore alle orecchie sensazione di avere le orecchie tappate.
- Vertigini e capogiri.
- Difficoltà ad aprire la bocca.
- Aumento della sensibilità dentale a caldo e freddo.
- Dolori a collo e cervicale
- Difficoltà a deglutire.
Cause
Fattori che ci espongono al rischio di bruxismo
- Familiarità e predisposizione genetica
- Errata occlusione dentale (malocclusione) e squilibri della muscolatura
- Disturbi del sonno
- Ansia e depressione
- L’uso di alcune categorie di farmaci
- Stati allergici
- Alterazioni del sistema nervoso o del sistema endocrino
- Parassitosi intestinale
- Irritazioni dovuti ad infiammazione dentale e gengivale
- Ipertensione e alterazioni del ritmo cardiaco
- La causa principale del bruxismo rimane però lo stress. Le preoccupazioni, i ritmi frenetici e le incombenze giornaliere.
- Questa tensione emotiva può provocare il digrignamento dentale anche nei bambini. È infatti sempre più frequente il caso di giovanissimi che soffrono di bruxismo soprattutto nei denti da latte.
Conseguenze
Le conseguenze variano naturalmente in base all’intensità, alla frequenza e alla persistenza del problema ma non devono in ogni caso essere mai sottovalutate
Le principali conseguenze sono:
- disturbi del sonno: il rumore prodotto dal digrignamento dentale può essere tanto intenso da svegliare sia chi ne è affetto, sia i familiari
- tensione e affaticamento muscolare a livello delle guance (avvertibile soprattutto al risveglio)
- usura dentale progressiva: usura dello smalto dentale in grado di provocare sensibilità dei denti al caldo e al freddo e coinvolgere gradualmente dentina e polpa del dente.
- I denti dei soggetti affetti da bruxismo tendono a consumarsi, specialmente laddove é maggiore l’attitudine a strofinare le arcate fra loro. Quando prevale la tendenza al digrignamento, si producono più facilmente fratture dello smalto dovute alla forte pressione.
- mobilità dentale: le continue sollecitazioni prodotte dal bruxismo, danneggiano sia i denti che i loro tessuti di sostegno (gengive e ossa mascellari), provocandone il graduale riassorbimento
- rumori e dolori alle articolazioni temporo-mandibolari (e progressiva alterazione delle superfici articolari)
- dolore e disturbi dell’orecchio
- cefalee e vertigini
- dolore alla colonna cervicale e dorsale
Prevenzione
Fino a poco tempo fa non si parlava di prevenzione. In realtà, La prevenzione, in linea teorica, è molto semplice, ma richiede attenzione e forza di volontà. Vanno infatti ridotti tutti i potenziali fattori scatenanti
- Aumentare la consapevolezza. Ritagliatevi dei momenti ogni giorno per fare attenzione a ciò che la mascella sta facendo.
- Imparare a gestire lo stress.
- selezionate ciò che è davvero importante.
- Rilassarsi prima di andare a letto. Fare esercizi di rilassamento prima di andare a dormire contribuirà a ridurre l’intensità o la frequenza del bruxismo.
- Creare un ambiente confortevole. Rendete la vostra camera da letto fresca, comoda, buia e silenziosa.
- Evita di mangiare prima di andare a dormire e non bevete alcol.
Trattamenti
Onde evitare di trovarsi a correggere scheggiature o incrinature, o assumere farmaci per contrastare dolori ai muscoli masticatori e alle articolazioni temporo-mandibolari è necessario tenere i denti staccati e i muscoli masticatori rilassati.
I denti, infatti, dovrebbero toccarsi tra loro soltanto durante la masticazione e durante la deglutizione.
Fondamentale è agire anche a livello psicologico. Occorre agire sugli stili di vita: meno alcol, fumo, ritmi più rilassati e una buona qualità del sonno.
Per quanto riguarda le possibili terapie, solitamente si propone un bite, una sorta di apparecchio mobile, composto da resina, che allenta la pressione esercitata sui denti, evita l’usura degli stessi e induce ad un rilassamento muscolare.
Il bite va necessariamente modellato sulle arcate dentali del paziente, per poter essere efficace. Vanno assolutamente evitate le placche preformate vendute anche in farmacia che a volte possono risultare addirittura dannose.
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