Cos’è
L’ipersensibilità dentinale è un dolore intermittente acuto e di breve durata.
Il dolore si presenta davanti a stimoli termici, caldo o freddo, stimoli tattili, osmotici o chimici.
L’ipersensibilità dentinale non è una condizione rara, in modalità più o meno acute colpisce più di 1 persona su 10. Di solito l’ipersensibilità dentinale colpisce giovani adulti tra i 20 e i 40 anni di età soprattutto di sesso femminile.
Questa condizione può influire sulla quotidianità dei pazienti e sulla qualità della loro vita. Può infatti dare difficoltà a parlare, mangiare, bere o spazzolare i denti.
I canini e i primi premolari sono i denti di solito più coinvolti a causa della loro posizione.
Stabilire una terapia efficace è come al solito fondamentale un’accurata diagnosi.
Prima di fare una diagnosi di ipersensibilità dentinale è fondamentale escludere patologie che possono manifestarsi con dei sintomi simili. Le condizioni o le patologie alle quali mi riferisco sono le carie dentali, le infiammazioni gengivali, pulpiti, restauri fratturati, sindrome del dente incrinato, denti scheggiati o rotti.
E’ molto importante per fare una buona diagnosi raccogliere informazioni, sapere quando sono iniziati i sintomi, quanto è intenso il dolore e la presenza di fattori che riducono o aumentano i sintomi stessi.
Cause
L’ipersensibilità dentinale si manifesta a causa dell’esposizione della dentina. La dentina è la struttura portante del dente ed è attraversata da tubuli che contengono fibre nervose, per questo è sensibile.
Le cause che possono esporre la dentina sono:
- Uno spazzolamento errato, applicato cioè con troppa forza o con la tecnica sbagliata.
- Impiego di spazzolini di cattiva qualità o dentifrici troppo abrasivi.
- Erosioni causate dal consumo smodato di cibi e alimenti acidi.
- Il ph acido contenuto nel vomito di persone affette da disturbi del comportamento alimentare come anoressia e bulimia.
- Reflusso gastroesofageo.
- Bruxismo.
Rimedi
Nel caso in cui si soffre di ipersensibilità dentinale è importante è fondamentale rivolgersi al proprio dentista.
Insieme al vostro professionista di fiducia potrete individuare la causa scatenante e capire così come risolvere il problema.
Le terapie disponibili sono molte e vanno scelte in base alla gravità riscontrata.
La maggior parte delle volte sono sufficienti adeguate cure domiciliari . Con cure domiciliari intendo l’uso di collutori o dentifrici specifici per i denti sensibili, l’adozione di un metodo di spazzolamento adeguato e non ultimo una corretta alimentazione, priva di alimenti particolarmente acidi.
Molte volte però le cure domiciliari non bastano quindi è necessario effettuare regolari pulizie professionali o utilizzare un bite per evitare il digrignamento diurno e notturno.
Fra le cure professionali possiamo trovare anche la sigillatura dei tubuli dentinali.
Come ripetiamo sempre però la migliore arma per evitare l’insorgenza della ipersensibilità dentinale è la prevenzione.