Categorie
Senza categoria

Carie, cos’è, tipi, conseguenze, prevenzione e cura

Cos’è

La carie è un’infezione dentale a decorso lento, causata dall’attacco di alcuni microrganismi che popolano il cavo orale.

Dal latino caries che significa corrosione, putrefazione, è una delle malattie degenerative più diffuse e comuni in ambito odontoiatrico.

Design vettore creata da macrovector – it.freepik.com

Colpisce almeno una volta nella vita circa il 90% della popolazione mondiale, danneggia i tessuti duri del dente ovvero lo smalto e la dentina.

In genere si sviluppa tra gli spazi interdentali che sono più difficili da raggiungere con lo spazzolino e dove è più facile si depositi il cibo.

I batteri presenti nel cavo orale si depositano nella placca e nel tartaro dell’arcata dentaria.

I denti che vengono maggiormente colpiti sono in genere i molari, i premolari e gli incisivi superiori.

Tra i fattori più noti che possono predisporre lo sviluppo della carie troviamo:

  • L’età infantile o puberale
  • Il sesso femminile
  • La razza bianca
  • Clima umido
  • Gravidanza
  • Scarsa igiene orale

Ci sono poi altri due fattori importanti che possono contribuire all’insorgenza della carie:

  • L’alimentazione, con un alto consumo di alimenti zuccherini come caramelle dolci bevande zuccherate e simili
  • Il tabacco che oltre a rendere i denti gialli favorisce il proliferare della carie. Alcuni tipi di tabacco Infatti contengono una massiccia quantità di zuccheri.
Tipi

L’evolversi del processo carioso si distingue in due fasi ben distinte:

Prima fase detta carie superficiale. La carie intacca lo smalto demineralizzandolo. La carie inizia al di sotto della placca batterica. Si presenta di colore bianco gesso, spesso marroncina. Se in questa fase viene trascurata si arriva alla seconda fase.

Seconda fase detta carie penetrante. I prodotti acidi derivanti dalla fermentazione degli zuccheri riescono a perforare lo smalto e arrivano alla dentina. Superata la dentina la carie arriva alla polpa.

Si possono classificare 5 tipologie di carie a seconda della gravità

Iniziale, la carie danneggia lo smalto e c’è una macchia. Invade la parte iniziale della dentina

Profonda, la carie penetrata nella maggior parte del corpo dentinale e ha creato una cavità

Penetrante, la carie inizia a provocare una reazione da parte dell’organo pulpo dentinale

Perforante, la carie provoca un esposizione pulpare e dolore alla bocca.

La carie colpisce i denti in modi diversi:

  •  interdentale che si forma fra un dente e l’altro
  • radicolare chiamata anche del cemento molto aggressiva si sviluppa sotto la gengiva e arriva ad attaccare la radice
  • del colletto e relativa alla parte superiore del dente fra gengiva e radice
  • centrale si sviluppa dalla parte centrale del dente verso l’esterno
  • superficiale o della corona la corona e la parte esterna del dente quindi quella più facilmente attaccata dai batteri.
Conseguenze

Nei primi stadi la carie è asintomatica, quando poi i batteri si spingono in profondità il processo carioso dà origine a disturbi come il mal di denti, l’alitosi e l’ipersensibilità dentinale.

Una carie non curata può andare incontro a delle complicanze quali pulpite, ascesso dentale, cisti dentarie, granuloma dentale, gengiviti e piorrea.

Se non è curata in modo tempestivo può costringere il dentista alla devitalizzazione del dente, in alcuni casi poi può formarsi l’ascesso dentario. Nella fase cronica dell’ascesso si possono creare dei granulomi e delle cisti. Quando ha distrutto molta parte del dente e soprattutto ha intaccato la radice l’unica soluzione è l’estrazione.

Prevenzione

La prevenzione della carie prevede una regolare igiene del cavo orale più volte al giorno dei periodici controlli dal dentista, una pulizia professionale ogni 6-12 mesi e la sigillazione dei denti molari appena i denti da latte cadono per lasciare spazio a quelli permanenti.

Alcuni consigli in breve:

  • Spazzolare i denti dopo ogni pasto usare il collutorio e anche il filo interdentale
  • Effettuare periodiche visite dal dentista
  • In caso di cariorecettività impiegare sigillanti dentali che sono pellicole protettive che vengono applicate sulla superficie masticatoria dei denti posteriori.
  • Evitare cibi che rimangono facilmente bloccati nei solchi dentali come le caramelle o i biscotti.
  • Evitare il consumo di cibi e bevande zuccherate.
Cura

Per la rimozione delle carie si usano, dopo l’anestesia locale, gli strumenti rotanti come il trapano. La cavità ottenuta viene accuratamente disinfettata e pulita da tessuto infetto. La fase successiva prevede il riempimento della cavità con il materiale da otturazione.

La cura della carie dipende sempre dalla gravità della lesione :

  • Nel caso di carie iniziali possiamo prendere in considerazione un trattamento al fluoro.
  • Quando decadimento è andato oltre le intaccamento dello smalto Ma non ha ancora interessato la polpa dentaria si può pensare Madonna all’otturazione
  • Se il dente è molto indebolito Può essere utilizzata una corona che è un rivestimento fatto su misura.
  • Quando raggiunge la polpa e il danno è solitamente grave È necessaria la devitalizzazione del dente.
  • Quando è grave alcuni denti si rovinano a tal punto che se ne rende necessaria la rimozione.

 

Come ripetiamo sempre la prevenzione è la strada migliore per evitare carie e altri danni ai denti.

Chiamateci per prendere un appuntamento

Categorie
Senza categoria

Alitosi, cos’è, cause, prevenzione, cure e trattamenti

Cos’è l’alitosi?

alitosi

L’alitosi, detta anche bromopnea, è comunemente chiamata “alito cattivo” e si riferisce all’odore sgradevole dell’alito. E’  un problema comune che può farvi sentire a disagio ogni volta che parlate con gli altri. Si presenta con maggior frequenza tra gli anziani anche se potenzialmente può colpire anche i più giovani soprattutto a causa della cattiva alimentazione. E’ un problema causato da patologie respiratorie o metaboliche. Esistono metodi per risolvere questo problema imbarazzante, bisogna però capire quale è la causa.

Possibili cause
  • disturbi di natura patologica
  • cause dipendenti dalla bocca
Disturbi di natura patologica

Solitamente malattie dell’apparato respiratorio o digerente.

  • Infezioni delle vie respiratorie. Fra le infezioni delle vie respiratorie ci sono le tonsillitiche spesso colpiscono i bambini. O malattie delle vie respiratorie più basse che colpiscono i bronchi e i polmoni.
  • Malattie gastriche e duodenali. Le patologie dell’apparato digerente sono spesso responsabili della comparsa di alito cattivo. Difficilmente possono passare inosservate e sono facilmente riconoscibili dal paziente.

Le patologie che si possono associare all’alitosi sono le seguenti:

  • Acetonemia
  • Acidosi metabolica
  • Colite
  • Diverticoli esofagei
  • Fibrosi cistica
  • Gastrite
  • Indigestione
  • Polmonite
  • Rinite
  • Sinusite
  • Tonsillite
  • Ulcera peptica
Cause dipendenti dalla bocca

Nel 90% dei casi, il problema risiede nella bocca o nella gola.

Le motivazioni che dipendono dalla bocca sono:

  • Cattiva Igiene Orale.
  • Bocca Secca e Carenza di Saliva
  • La Presenza di Carie.
  • Gengiviti e Parodontiti.
  • Sanguinamento gengivale e tasche parodontali.
  • L’Alitosi di Origine Alimentare.
  • Il Fumo.
Prevenzione

Per quel che riguarda le cause dell’alitosi dipendenti dalla bocca ci sono varie cose che possiamo fare:

  • Lavare i denti per almeno due minuti due volte al giorno o dopo ogni pasto, attendi almeno 30 minuti dopo aver consumato cibi e bevande acide. Se li lavi prima, mentre gli acidi stanno potenzialmente attaccando lo smalto dei tuoi denti, rischi di danneggiarlo in un momento di vulnerabilità.
  • Sostituisci lo spazzolino almeno ogni tre mesi
  • Usa un dentifricio al fluoro
  • Assicurati di lavarti la lingua tanto quanto i denti.
  • Usa il filo interdentale per pulire gli spazi interdentali e per rimuovere il cibo che vi rimane incastrato.
  • Alla fine della pulizia usa il collutorio
  • Riduci il consumo di caffè.
  • Se fumi, cerca di ridurre o smettere.
  • Bevi tanta acqua, perché stimola il flusso della saliva.
  • Riduci il consumo di bevande alcoliche.
Cure e trattamenti

Abbiamo visto come la base di partenza per la cura dell’alitosi sia una corretta igiene orale ed una periodica pulizia dei denti tramite ablazione del tartaro.

Ma in molti casi lavarsi i denti, collutori e mentine non bastano.

A questo punto interviene il gastroenterologo, che con una dieta opportuna può risolvere il fastidiosissimo problema alla radice.

Spesso l’alitosi è dovuta all’emissione dei composti solforati di degradazione di molti comuni alimenti. Basta modificare la propria dieta per eliminare il problema per sempre.

In conclusione, si può dire che l’alitosi può avere molte cause ma in genere si tratta di un sintomo temporaneo e non preoccupante.

C’è però da aggiungere che quando si protrae nel tempo può essere il segnale di un problema più serio.. Meglio dunque, in questo caso, sottoporsi a una visita odontoiatrica, soprattutto nei casi in cui questo sintomo sia associato ad altri come il sanguinamento delle gengive o la fuoriuscita di pus dalle stesse gengive.

Chiamaci o scrivici per prendere un appuntamento!

Categorie
Senza categoria

Bruxismo in pillole, cos’è, sintomi, cause, conseguenze, prevenzione e trattamenti

Cos’è il bruxismo
bruxismo

La persona che soffre di bruxismo digrigna o serra i denti in maniera inconsapevole. Molto  spesso si parla di bruxismo notturno, in realtà è di pari frequenza anche quello diurno. Può essere rumoroso o no come nel caso del solo serramento senza scivolamento. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso, si stima che circa il 10% della popolazione ne soffra, senza particolari distinzioni tra uomini e donne. Il bruxismo è una problema da tenere sotto controllo perché può causare una precoce usura dei denti.

Sintomi
  • Pesantezza, intorpidimento alla mandibola.
  • Dolori e/o rumori all’articolazione temporomandibolare (alla mascella) e/o davanti all’orecchio.
  • Dolore durante la masticazione.
  • Mal di testa ricorrente, spesso al risveglio.
  • Dolore alle orecchie sensazione di avere le orecchie tappate.
  • Vertigini e capogiri.
  • Difficoltà ad aprire la bocca.
  • Aumento della sensibilità dentale a caldo e freddo.
  • Dolori a collo e cervicale
  • Difficoltà a deglutire.
Cause

Fattori che ci espongono al rischio di bruxismo

  • Familiarità e predisposizione genetica
  • Errata occlusione dentale (malocclusione) e squilibri della muscolatura
  • Disturbi del sonno
  • Ansia e depressione
  • L’uso di alcune categorie di farmaci
  • Stati allergici
  • Alterazioni del sistema nervoso o del sistema endocrino
  • Parassitosi intestinale
  • Irritazioni dovuti ad infiammazione dentale e gengivale
  • Ipertensione e alterazioni del ritmo cardiaco
  • La causa principale del bruxismo rimane però lo stress. Le preoccupazioni, i ritmi frenetici e le incombenze giornaliere.
  • Questa tensione emotiva può provocare il digrignamento dentale anche nei bambini. È infatti sempre più frequente il caso di giovanissimi che soffrono di bruxismo soprattutto nei denti da latte.
Conseguenze

Le conseguenze variano naturalmente in base all’intensità, alla frequenza e alla persistenza del problema ma non devono in ogni caso essere mai sottovalutate

Le principali conseguenze sono:

  • disturbi del sonno: il rumore prodotto dal digrignamento dentale può essere tanto intenso da svegliare sia chi ne è affetto, sia i familiari
  • tensione e affaticamento muscolare a livello delle guance (avvertibile soprattutto al risveglio)
  • usura dentale progressiva: usura dello smalto dentale in grado di provocare sensibilità dei denti al caldo e al freddo e coinvolgere gradualmente dentina e polpa del dente.
  • I denti dei soggetti affetti da bruxismo tendono a consumarsi, specialmente laddove é maggiore l’attitudine a strofinare le arcate fra loro. Quando prevale la tendenza al digrignamento, si producono più facilmente fratture dello smalto dovute alla forte pressione.
  • mobilità dentale: le continue sollecitazioni prodotte dal bruxismo, danneggiano sia i denti che i loro tessuti di sostegno (gengive e ossa mascellari), provocandone il graduale riassorbimento
  • rumori e dolori alle articolazioni temporo-mandibolari (e progressiva alterazione delle superfici articolari)
  • dolore e disturbi dell’orecchio
  • cefalee e vertigini
  • dolore alla colonna cervicale e dorsale
Prevenzione

Fino a poco tempo fa non si parlava di prevenzione. In realtà, La prevenzione, in linea teorica, è molto semplice, ma richiede attenzione e forza di volontà. Vanno infatti ridotti tutti i potenziali fattori scatenanti

  • Aumentare la consapevolezza. Ritagliatevi dei momenti ogni giorno per fare attenzione a ciò che la mascella sta facendo.
  • Imparare a gestire lo stress.
  • selezionate ciò che è davvero importante.
  • Rilassarsi prima di andare a letto. Fare esercizi di rilassamento prima di andare a dormire contribuirà a ridurre l’intensità o la frequenza del bruxismo.
  • Creare un ambiente confortevole. Rendete la vostra camera da letto fresca, comoda, buia e silenziosa.
  • Evita di mangiare prima di andare a dormire e non bevete alcol.
Trattamenti

Onde evitare di trovarsi a correggere scheggiature o incrinature, o assumere farmaci per contrastare dolori ai muscoli masticatori e alle articolazioni temporo-mandibolari è necessario tenere i denti staccati e i muscoli masticatori rilassati.

I denti, infatti, dovrebbero toccarsi tra loro soltanto durante la masticazione e durante la deglutizione.

Fondamentale è agire anche a livello psicologico. Occorre agire sugli stili di vita: meno alcol, fumo, ritmi più rilassati e una buona qualità del sonno.

Per quanto riguarda le possibili terapie, solitamente si propone un bite, una sorta di apparecchio mobile, composto da resina, che allenta la pressione esercitata sui denti, evita l’usura degli stessi e induce ad un rilassamento muscolare.

Il bite va necessariamente modellato sulle arcate dentali del paziente, per poter essere efficace. Vanno assolutamente evitate le placche preformate vendute anche in farmacia che a volte possono risultare addirittura dannose.

Telefona o scrivi al nostro studio per prendere un appuntamento.

 

Categorie
Senza categoria

Igiene dello spazzolino da denti, come conservarlo, pulirlo e disinfettarlo

Abbiamo più volte parlato di quanto sia importante una corretta igiene orale casalinga. Il protagonista assoluto è lo spazzolino da denti, sappiamo come usarlo e come scegliere il più adatto a noi.

igiene dello spazzolino

Quello però di cui spesso ci dimentichiamo è come avere cura di questo strumento.

La scarsa igiene dello spazzolino può diventare un fattore di rischio importante.

La bocca contiene circa 700 specie microbiche differenti e molte di queste si depositano sullo spazzolino al momento dell’utilizzo, quindi il suo normale risciacquo non è sufficiente.

Autorevoli ricerche hanno evidenziato come 10 milioni di batteri potrebbero nascondersi tra le setole del nostro spazzolino, tra cui Stafilococco, responsabile di diverse infezioni, ed Escherichia coli, batterio presente solitamente nel colon e responsabile di infezioni urinarie o intestinali.

Inoltre possiamo trovare sulle setole:

  • streptococcus mutans (uno degli agenti responsabile della carie)
  • herpes simplex tipo 1
  • streptococco beta emolitico (spesso associato al mal di gola)
  • aggregatibacter
  • aggiungiamo poi alcuni batteri coliformi provenienti dal bagno

senza dimenticare, non solo sulle setole, ma anche sul manico, dei microrganismi provenienti dal cavo orale di chi l’utilizza o dalle mani di chi lo tocca.

igiene dello spazzolino da denti,Come pulirlo

Oltre a provvedere ad un cambio almeno ogni tre mesi, dobbiamo quindi pensare all’igiene dello spazzolino da denti e quindi alla sua pulizia. Per fare ciò, non è sufficiente risciacquarlo e chiuderlo con il cappuccetto di plastica, ma dobbiamo utilizzare dei rimedi che ci consentono di ottenere una pulizia accurata.

Vediamo quali sono i metodi:

Acqua ossigenata e collutorio

Tra gli strumenti facilmente reperibili in commercio che possiamo utilizzare per disinfettare lo spazzolino troviamo l’acqua ossigenata e il collutorio. Uniamo i due liquidi in un bicchiere e lasciamo lo spazzolino a bagno per un paio d’ore, per poi risciacquarlo con acqua corrente.

Acqua, bicarbonato e limone

Nel caso in cui la candeggina ci faccia troppo paura al solo pensiero di utilizzarla, possiamo optare per il bicarbonato che è un ottimo prodotto per germi e batteri. Mettiamo un po’ di bicarbonato in un bicchiere con dell’acqua e poi inseriamo lo spazzolino che dovrà stare in ammollo per alcune ore per poi risciacquare con dell’acqua. Al semplice bicarbonato, potrete aggiungere anche del limone e lasciare lo spazzolino immerso, almeno per due ore.

Aceto

Nel caso in cui le setole dovessero presentarsi macchiate e se lo sporco sulla base è particolarmente difficile da eliminare, potrete adoperare l’aceto. Per una corretta igiene dello spazzolino lasciamolo immerso in un bicchiere con questo liquido per circa un’ora e poi procediamo al risciacquo. Dopo aver fatto ciò, otterremo uno spazzolino perfettamente pulito e disinfettato

È importante prendersi cura anche dello spazzolino da denti elettrico.

Lo  spazzolino elettrico dovrà sempre essere risciacquato dopo ogni utilizzo, avendo cura di rimuovere il dentifricio e gli eventuali residui di cibo che possono depositarsi tra le setole.

Inoltre evitate di spazzolare i denti con estrema pressione e ricordatevi di conservare lo spazzolino elettrico, come quello manuale del resto, sempre in posizione verticale sulla sua base affinché si asciughi correttamente.

Occorre inoltre sostituire la testina dello spazzolino da denti elettrico ogni tre mesi o quando le setole appariranno consumate.

Igiene dello spazzolino, riassumendo:
  • lo spazzolino manuale o elettrico, va conservato sempre con le setole verso l’alto.
  • lo spazzolino non andrebbe mai riposto in un cappuccio protettivo. Questo perché il cappuccio crea umidità e favorisce la formazione di batteri;
  • prestate attenzione a non mischiare il vostro spazzolino con quello degli altri componenti della vostra famiglia
  • tenete lo spazzolino sempre asciutto per evitare che il calcare dell’acqua si solidifichi nelle setole;
  • eliminate i residui di cibo e di dentifricio dallo spazzolino subito dopo aver lavato la superficie dentale. Dovete essere sicuri di non aver lasciato residui, perché questi rappresentano il veicolo più importante per la diffusione dei batteri;
  • non riponetelo vicino al lavandino, perché potrebbe essere contaminato dagli schizzi di detersivo e sapone;
  • tenetelo il più possibile lontano dal water
  • dopo una malattia è bene cambiare il proprio spazzolino oppure disinfettarlo accuratamente, perché virus e batteri si annidano tra le setole;
  • per evitare la proliferazione dei batteri, non usate lo stesso spazzolino per troppo tempo

Contattateci per avere tutte le informazioni necessarie

Categorie
Senza categoria

Apparecchio ortodontico, cos’è, quando serve, tipologie, come pulirlo e quanto costa

Cos’è e quando serve

L’apparecchio dentale, o ortodontico, è una protesi o dispositivo medico.

Serve sostanzialmente per  allineare e raddrizzare i denti storti, consente di risolvere problemi che vanno oltre la semplice estetica del sorriso. Questa terapia può essere utile anche per migliorare la masticazione, risolvere un affollamento dentale, cioè un’alterazione che interessa i denti anteriori nell’arcata inferiore, incisivi e canini.  o un diastema, cioè  lo spazio tra i denti incisivi superiori.

Diverse tipologie

Apparecchi dentali fissi

Sono formati da vari fili in materiale metallico, elastici e attacchi, chiamati bracket. Vengono usati per curare disallineamenti dei denti, nel linguaggio comune questo apparecchio è chiamato “macchinetta per i denti” , è molto appariscente ma in alcuni casi è la soluzione più efficace e rapida per ottenere un buon risultato. Sicuramente la soluzione più economica.

Apparecchi dentali mobili

Gli apparecchi dentali mobili vengono usati per correggere malocclusioni più gravi o disformosi dento-facciali.

Permette movimenti limitati dei denti in seguito alla presenza di viti, molle e archi.

Gli apparecchi dentali mobili non ottengono solo un effetto ortodontico, ma anche ortopedico, in quanto correggono e guidano la crescita delle basi ossee. In questa categoria troviamo anche gli apparecchi di contenzione da utilizzare al termine delle terapie ortodontiche per stabilizzare la posizione dei denti e da indossare la notte.

Apparecchio dentale trasparente

Soluzione è perfetta per gli adulti che hanno più difficoltà ad accettare apparecchi antiestetici e invadenti. Il primo e più noto fra gli apparecchi invisibili è Invisalign

Come pulirlo.

L’apparecchio ortodontico può rendere le cure dentarie più complicate. Per prevenire malattie gengivali e carie, è necessario pulire correttamente i denti e l’apparecchio.

Spesso la pulizia con uno spazzolino normale non è sufficiente ed è necessario uno strumento di pulizia extra. Il dentista o l’assistente ortodontico può suggerire i prodotti più adatti per la cura ortodontica e mostrare come usarli. Se si portano apparecchi mobili, assicurarsi di pulirli anche usando uno spazzolino e acqua.

  • Sciacquare la bocca con acqua, per togliere i residui di cibo che sono rimasti intrappolati nel filo.
  • Pulire i denti e l’apparecchio con uno spazzolino con piccoli movimenti circolari. Non bisogna dimenticare di inclinare lo spazzolino verso la linea gengivale. Finire spazzolando le superfici interne e masticatorie.
  • E’ consigliato un piccolo spazzolino da denti a ciuffo singolo con una testina arrotondata è utile per la pulizia intorno all’apparecchio e alla linea gengivale.
  • Utilizzare lo scovolino per pulire sotto il filo e tra i denti.
  • Terminare con un risciacquo di collutorio
  • Se si porta un apparecchio mobile, assicurarsi di spazzolarlo ogni giorno, con spazzolino e acqua.

Infine alcuni consigli per mantenere la bocca sana durante il trattamento ortodontico

  • Lavarsi i denti con del dentifricio al fluoro
  • Usare strumenti per la pulizia interdentale
  • Pulire tra i denti e l’apparecchio dopo ciascun pasto
  • Utilizzare un risciacquo al fluoro per ridurre al minimo il rischio di carie
Quanto costa

Impossibile dare una cifra esatta del costo che può avere una terapia ortodontica. Il prezzo di un apparecchio per i denti varia in base a diversi fattori. Prima di tutto il tipo di apparecchio adatto e in secondo luogo la durata delle cure.

Affidatevi al vostro dentista di fiducia.

Chiamaci!  0536 940061

Categorie
Senza categoria

Gravidanza e salute orale, prevenzione, i problemi più comuni, consigli e cure

La gravidanza è un periodo molto delicato per la donna e per la sua salute orale.

test gravidanza

Questo delicato periodo comporta infatti cambiamenti fisiologici del corpo, della sfera psicologica e delle risposte ormonali e immunitarie. Come ogni odontoiatra sa molto bene, questi cambiamenti possono influenzare anche lo stato di salute della bocca.

La tendenza a trascurare i problemi del cavo orale durante la gravidanza è molto alta perché la futura mamma ha il timore di danneggiare la salute del nascituro.

Queste preoccupazioni sono giustificate? Sottoporsi alle cure odontoiatriche è pericoloso per il bambino? Facciamo un po’ di chiarezza.

Innanzitutto, se c’è la volontà di programmare una gravidanza, è consigliato recarsi subito dal dentista di fiducia per un controllo e al fine di pianificare in anticipo quegli interventi che possano risolvere eventuali problematiche presenti. Non sempre però è possibile, quindi vediamo quali sono i problemi dentali più comuni per le donne in attesa, come prevenirli e come affrontarli.

Prevenzione

Per avere cura dei denti durante la gestazione  è necessario:

  • programmare controlli periodici presso la clinica dentale. Pianificate delle sedute di igiene professionale presso il vostro studio dentistico. Non appena si viene a conoscenza di essere incinta, è consigliabile infatti fissare un controllo dal dentista per verificare che tutto proceda bene.
  • non trascurare mai l’igiene orale che in gravidanza deve diventare più accurata. Se proprio non avete la possibilità di lavare i denti, perché siete fuori casa, potete assumere delle gomme da masticare senza zucchero che aiutino a rimuovere i residui di cibo. Ma, appena possibile, pulizia con spazzolino e dentifricio!
  • seguire un’alimentazione corretta ricca di frutta e verdura e di tutti quegli alimenti che aiutano a rinforzare i denti, limitando invece i cibi ad elevato contenuto di zuccheri.
  • Per diminuire il rischio di insorgenza di erosioni e carie nelle pazienti in stato di gravidanza che soffrono di nausea e vomito è consigliato alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo nutriente, risciacquare la bocca dopo gli episodi di vomito con acqua e bicarbonato di sodio
  • Utilizzare spazzolini da denti delicati e dentifrici al fluoro non abrasivi per prevenire danni alle superfici dei denti.
  • Non fumare: è necessario evitare oltre al fumo attivo, anche il fumo passivo per almeno i 9 mesi di attesa. Il fumo riduce la quantità di ossigeno che arriva al feto, danneggiando oltre che la formazione dei denti, anche tutto il resto dell’organismo del bimbo.
  • Assumere fluoro: è noto che il fluoro aiuta i denti a resistere all’azione cariogena dei batteri che vivono nella placca dentale.
i problemi più comuni
  • iperemesi gravidica, cioè vomito e nausea gravidica, possono provocare l’erosione dello smalto dentale.
  • Il problema riconosciuto più strettamente legato alla gravidanza è l’infiammazione delle gengive. La parodontite potrebbe essere un possibile fattore di rischio del parto pretermine: secondo alcuni studi, le elevate concentrazioni di prostaglandine rilasciate in caso di patologie gengivali potrebbero favorire il travaglio;
  • le gengiviti gravidiche, ossia l’aumento delle problematiche gengivali, possono essere determinate soprattutto dall’incremento degli estrogeni in circolo che provocano l’ispessimento delle mucose, incluse quelle orali;
  • il cambiamento della composizione della salivain una donna incinta la saliva diventa più acida più viscosa e più densa, impedendole di svolgere la sua funzione principale di prevenzione della carie, eliminando l’acidità creata dai batteri che vivono nella bocca nutrendosi degli zuccheri depositati sui denti.
Consigli e cure

Come abbiamo già detto,  effettuare controlli ed eventuali terapie odontoiatriche prima di affrontare una gravidanza rappresenta la soluzione migliore.

Tuttavia, qualora non sia stato possibile agire precocemente,  un’urgenza rende assolutamente necessario l’intervento del dentista, anche perché studi scientifici hanno evidenziato:

  • che la presenza di carie dentali e di flora batterica orale cariogena nella madre aumenta il rischio di insorgenza di carie nel nascituro.
  • che in madri affette da malattia parodontale c’è maggiore incidenza di parti prematuri e di nascite di bambini sottopeso.

Quindi andare dal dentista in gravidanza si può, e in tutta sicurezza, con semplici precauzioni.

  • l’anestesia: anche in gravidanza è consentito l’uso di anestetici, preferibilmente quelli senza adrenalina. Non esistono controindicazioni all’uso di anestetici locali poiché i principi comunemente utilizzati sono sicuri in quanto non attraversano la placenta.
  • le radiografie: se possibile vanno evitate nel primo trimestre; successivamente possono essere eseguite usando schermi protettivi e tecniche radiografiche a bassissima esposizione e tenendo sempre ben presente la valutazione del rischio-beneficio e dell’opportunità di tale esame.
  • i farmaci: in caso di somministrazioni di farmaci in gravidanza è sempre necessario il parere del ginecologo.  E’ comunque preferibile evitare la somministrazione nelle prime 12 settimane. Fra gli antibiotici, sono da preferire le penicilline, i macrolidi (per soggetti allergici alle penicilline) e le cefalosporine. Tra gli analgesici, meglio indicato è l’uso del paracetamolo. L’utilizzo dell’aspirina è invece dibattuto fra favorevoli e contrari. E’ sicuramente da sconsigliare durante l’ultimo trimestre di gravidanza, a causa di eventuali rischi di emorragia post-parto.
Il trattamento odontoiatrico è sconsigliato nel primo trimestre e nel terzo trimestre.

Vediamo i motivi:

  • lo stress legato al dolore e alla paura del dentista può aumentare i livelli nel sangue di ossitocina e di prostaglandine che possono stimolare le contrazioni
  • l’adrenalina, vasocostrittore utilizzato in associazione all’anestetico locale odontoiatrico, può aumentare le contrazioni
  • la somministrazione di farmaci (alcuni tipi di antibiotici, anestetici locali, antiinfiammatori e ansiolitici) e l’esecuzione di esami radiografici hanno un effetto teratogeno, mutageno o tossico.
Secondo trimestre.

Nella donna incinta, l’inizio del secondo trimestre – dalla 14a alla 20a settimana di gestazione – è il periodo più sicuro per effettuare le procedure terapeutiche odontoiatriche.

Si possono eseguire cure conservative ed endodontiche e piccole estrazioni in tutta sicurezza nel secondo trimestre, fase in cui la mamma gode di maggior benessere ed il feto è già sviluppato. Entro 20 settimane di gestazione l’utero in gravidanza è posizionato al di sotto dell’ombelico e, pertanto, i trattamenti odontoiatrici possono essere eseguiti con maggiore comodità sulla poltrona rispetto ai periodi successivi. Per riassumere quindi Il primo trimestre di gravidanza è il lasso di tempo in cui si sviluppano gli organi principali del bambino. Se vai dal dentista nel primo trimestre, informalo del fatto che sei incinta e fatti fare solo un check-up e la pulizia di routine. Se possibile, posponi qualsiasi lavoro dentale più serio fino a dopo il primo trimestre.

Come abbiamo visto la cosa fondamentale è non trascurare la salute dei propri denti in gravidanza. Affidati al tuo dentista di fiducia, informalo prontamente del tuo stato, saprà sicuramente come procedere in tutta sicurezza per la salute del tuo sorriso e del tuo bimbo.

In assenza di controindicazioni da parte del ginecologo curante, il quale deve essere preventivamente informato, è possibile e necessario affrontare in sicurezza le cure odontoiatriche durante la gravidanza per tutelare la salute della mamma e del bambino.