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L’impronta dentale digitale, le nuove tecnologie al servizio del paziente.

L’impronta dentale digitale è una nuova tecnica odontoiatrica che utilizza una telecamera ad alta precisione, uno scanner intraorale più precisamente, per prendere l’impronta della bocca del paziente.

L’impronta dentale è uno stampo fedele dei denti di una persona. Tradizionalmente l’impronta dentale viene prodotta utilizzando uno dei vari materiali disponibili per creare un calco in negativo dei denti, e quest’ultimo viene poi impiegato per ricreare la copia in positivo.

impronta dentale digitale
vista sul pc impronta dentale digitale

Grazie a questa tecnologia l’analisi del dentista inizia ancora prima che operi fisicamente nella bocca del paziente.

Lo scanner odontoiatrico rappresenta il punto di partenza per un’analisi precisa ed accurata della cavità orale e della struttura dentale di ciascuno.

Noi di Al.Dent siamo stati fra i primi studi dentistici ad averlo utilizzato. Ora per prendere il calco dentale dei pazienti è sufficiente introdurre la punta dello scanner all’interno del cavo orale e muoverlo intorno ai denti.

I risultati sono sorprendenti e i vantaggi , sia per noi che per i nostri pazienti, sono tantissimi!

L’impronta dentale digitale: vantaggi per i dentisti

Più precisione

La precisione è più elevata per rispetto alle impronte convenzionali.

Dialogo

Le  impronte digitali sono di alta qualità e con colori realistici. I pazienti hanno così la possibilità di vedere la dentatura su uno schermo a colori e per noi è molto più semplice spiegare i trattamenti che andremo a fare e instaurare così un dialogo proficuo per tutti.

Tempi brevi

Di solito per prendere un’impronta con la pasta è necessario aspettare dai 3 ai 5 minuti ad arcata perché si solidifichi. Con l’impronta digitale bastano invece 2-3 minuti per ottenere un modello 3D dettagliato dell’intera bocca.

L’impronta dentale digitale: vantaggi per i pazienti

Minima invasività

Niente materiali esterni, fastidi, rigurgiti. Alcune persone si sentono soffocare o provano conati di vomito quando hanno la bocca piena di materiale sgradevole come le paste appiccicose e dal gusto cattivo che si utilizzano per i calchi dentale tradizionali. Inoltre non è necessario utilizzare lo spray in polvere che in passato veniva vaporizzato sull’arcata dentale e che causava una sensazione sgradevole per i pazienti con sensibilità dentale;

Rapidità della rilevazione

E’ come scattare una foto.

Precisione estrema

La precisione digitale riduce al minimo la necessità di ritocchi. Il metodo tradizionale è un processo delicato che richiede molti più passaggi rispetto alla controparte digitale e utilizza più materiali. Il dentista verifica l’eventuale presenza di errori nell’impronta in negativo e individuarli non risulta facile, se ce ne sono il paziente deve sottoporsi di nuovo alla procedura. Con l’impronta dentale digitale invece il risultato si ottiene molto più velocemente ed è possibile analizzare immediatamente i risultati. Se necessario, è possibile eseguire delle scansioni aggiuntive con facilità.

Nessun rincaro economico

L’impronta dentale digitale  costa esattamente come l’impronta tradizionale. Chiamaci per avere informazioni.

 

Al.Dent – Ambulatorio Odontoiatrico                                          DIR.SAN. Dott. Gaetano Gallo
telefono 0536 940061 – 370 3685732                                            WhatsApp  370 3685732                                                                        mail al.dent@libero.it

 

 

 

 

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Lo scovolino, tanto facile da utilizzare quanto efficace. Cos’è e come si usa.

Oltre lo spazzolino e il dentifricio ci sono altri strumenti importantissimi per l’igiene dentale, lo scovolino è uno di questi.

Puoi lavarti i denti con molta attenzione ma gli spazi interdentali risultano difficilmente raggiungibili con uno spazzolino da denti. I residui di cibo o i batteri si accumulano però proprio in queste zone ed è possibile che si formino carie o si infiammino le gengive. Per eliminare resti di cibo e accumuli di placca, uno strumento importante e che tutti dovremmo imparare ad utilizzare bene  è lo scovolino, tanto facile da utilizzare quanto efficace.

Una regolare pulizia interdentale aiuta a rimuovere il cibo e la placca tra i denti e sotto il margine gengivale. Con lo scovolino è possibile rimuovere fino al 20% in più di placca rispetto al solo uso dello spazzolino.

 

Cos’è uno scovolino?

E’ un piccolo spazzolino appositamente progettato per pulire tra i denti, dove un normale spazzolino non arriva.

Gli scovolini devono essere usati in aggiunta al tuo normale spazzolino e sostituiti settimanalmente per motivi di igiene. Gli scovolini sono dotati di un manico che all’estremità superiore termina con una testina. Questa si compone di una sottile anima metallica flessibile, sulla quale sono montate un serie di setole morbide sintetiche, per assicurare una pulizia ottimale delle fessure tra dente e dente, senza traumatizzare le gengive. La forma può sembrare simile a un piccolissimo spazzolino ma lo scovolino interdentale è in realtà un presidio dentistico molto diverso, che per la sua funzione si avvicina di più al filo interdentale, anche se rispetto a esso è molto più pratico e ha un’efficacia più ampia.

Per ottenere il miglior risultato, è importante sceglierlo della giusta dimensione. Spesso, si ha bisogno di più di una misura. Per scegliere la giusta misura dello scovolino è consigliabile farsi aiutare dal proprio dentista o igienista, che osservando la forma della dentatura e la dimensione degli spazi interdentali saprà sicuramente indirizzarti verso la scelta corretta. Uno scovolino scelto superficialmente potrebbe non risultare abbastanza efficiente e potrebbe anche causare dei piccoli fastidi, come sanguinamento e gengive gonfie.

Gli scovolini interdentali sono efficaci anche con l’apparecchio perché consentono di raggiungere anche i punti più difficili per una pulizia perfetta.

5 passi per usare lo scovolino in modo corretto
  •  Scegliere la misura corretta
  • Inserire delicatamente
  • Muovere lo scovolino avanti e indietro in ciascuno spazio
  • Cambiare misura e curvare il collo o il filo quando necessario
  • Cambiare lo scovolino quando le setole sono consumate
Come si usa?

Imparare il corretto utilizzo dello scovolino è semplicissimo. Dopo aver fissato il piccolo spazzolino conico/cilindrico sulla sua testina, è pronto per essere utilizzato.

Gli esperti consigliano di far scorrere lo scovolino tra i denti prima dello spazzolamento: così facendo, viene agevolata l’azione pulente dello spazzolino. Inoltre, passare lo scovolino prima dello spazzolino permette ai principi attivi della pasta dentifricia di raggiungere anche le fessure interdentali.

Lo scovolino va fatto scorrere nella fessura tra dente e dente. Il movimento orizzontale (avanti-indietro) deve essere eseguito con estrema prudenza ed altrettanta delicatezza per evitare di traumatizzare le gengive.

Nell’arcata superiore va sospinto dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore il movimento sarà opposto (dal basso verso l’alto). Il suo spostamento, che deve essere orizzontale, crea un leggero attrito tra le pareti dei denti, in modo da eliminare meccanicamente la placca presente.

Si raccomanda di utilizzarlo almeno una volta al giorno, come il filo interdentale, possibilmente prima di dormire.

Ogni quanto sostituire lo scovolino?

Utilizzato correttamente ed in modo regolare, la durata dello scovolino tradizionale non supera i 10-15 giorni. Ad ogni modo, quando le setole della sua testina iniziano ad aprirsi e perdere elasticità, si consiglia di cambiare lo scovolino

Per conservarli al meglio, dopo ogni pulizia interdentale si consiglia di custodire lo scovolino in un ambiente asciutto ed igienico, previa accurata asciugatura delle sue setole.

 

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Dentifricio, quale è il migliore? Sicuramente un dentifricio non vale l’altro. Scopri il più adatto alle tue esigenze.

Quello che prima di tutto bisogna ricordare è che non è il dentifricio che determina una buona igiene orale, ma lo spazzolino e lo spazzolamento.

Il dentifricio in ogni caso, subito dopo lo spazzolino, è uno dei grandi protagonisti della battaglia contro placca, tartaro, patologie parodontali e alitosi.

Sul mercato sono presenti diversi validi prodotti. Ormai quasi tutti contengono floruro di sodio, nella giusta misura perché una quantità eccessive di fluoro può causare seri danni come  la  fluorosi.

A cosa serve il dentifricio?

Il dentifricio svolge tante importanti funzioni: elimina i batteri, purifica la bocca, contrasta l’alitosi, sbianca i denti. In generale si occupa di prevenire vari problemi e patologie che potrebbero insorgere nel cavo orale.

Esistono molte marche di dentifrici in commercio e molto spesso siamo attratti più dalla pubblicità che dalle caratteristiche del prodotto e dai benefici che può portare ai nostri denti. I  fattori che di solito ne determinano la scelta sono sapore e prezzo. Il prezzo però non sempre è un indicatore di qualità e di efficacia.

Quando si sceglie un dentifricio è bene però considerare anche altri fattori: denti macchiati, sanguinamento gengivale, carie, presenza di placca o tartaro, gengive sensibili al freddo o al caldo, alito cattivo. Per fare ciò dovrete conoscere le caratteristiche della vostra dentatura in modo da ridurre la scelta sulle necessità da soddisfare.

In questi casi, prima di acquistare un dentifricio, sarebbe opportuno chiedere il consiglio del dentista il quale, valutata la situazione, orienterà il paziente verso la scelta del dentifricio giusto.

Come abbiamo detto esistono dentifrici per tutti i gusti, in pasta, gel o polvere.

Nonostante le differenze e la grande quantità di proposte, alcuni ingredienti però sono comuni a tutti i prodotti:

  • agenti detergenti che generano la schiuma che si forma quando si spazzola il dentifricio sui denti.
  • agenti abrasivi per rimuovere residui di cibo, batteri e macchie dalla superficie dei denti.
  • aromi per il sapore, sostanze che danno un particolare sapore al dentifricio. Il gusto più diffuso è senza dubbio la menta
  • addensanti che rendono il dentifricio denso e compatto.
  • Umettanti che impediscono al prodotto di seccare e indurirsi.
Tipi di dentifricio
Dentifricio antiplacca

I dentifrici antiplacca contengono sostanze antibatteriche per prevenire l’eccessivo accumulo di placca. Tra queste è presente anche il comune sale da cucina (cloruro di sodio) che stimola la produzione di saliva, lo iodio che ha un’azione antibatterica mirata e altri sali di metalli come lo zinco.

Dentifricio anticarie

Tra gli ingredienti comuni a praticamente tutti i dentifrici, il fluoro è sicuramente quello più conosciuto. Questo minerale ed i relativi sali rimineralizzano lo smalto dei denti e svolgono un’azione antibatterica, prevenendo la carie. Lo possono utilizzare sia adulti sia bambini. Per quest’ultimi, fino all’età di 6 anni è meglio non utilizzare dentifrici che abbiano una concentrazione di fluoro maggiore di 500 ppm (parti per milione).

I gel al fluoro e i dentifrici speciali con un alto contenuto di fluoruro sono particolarmente adatti alla profilassi intensiva della carie e al trattamento dei colletti sensibili. Generalmente questi prodotti vengono utilizzati una alla volta . L’uso di questi prodotti va concordato con il medico dentista o l’igienista dentale.

Dentifricio alla clorexidina

La clorexidina è nota per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche. La sua azione è molto potente e duratura, garantendo una protezione della bocca per circa 12 ore.
È indicato per chi ha gengive molto irritate o affetto da malattie parodontali. E’ consigliato inoltre a chi si sottopone a interventi chirurgici odontoiatrici. Chiedi però consiglio al tuo dentista o igienista dentale prima di utilizzare questo tipo di dentifricio.

Dentifricio antitartaro

Ingrediente caratteristico dei dentifrici antitartaro è rappresentato dai pirofosfati, che hanno la funzione di impedire la precipitazione di sali di calcio.

Dentifricio sbiancante

Generalmente, questi prodotti contengono detergenti e microsfere a bassa abrasività. Rimuovono per contatto e strofinamento le pigmentazioni esterne dei denti, causate da alimenti e bevande, fumo, placca e tartaro.

Dentifricio per denti sensibili

Lo scopo di questi dentifrici è quello di rimineralizzare smalto e dentina, per rendere i denti meno sensibili al caldo, al freddo, ai dolci o agli acidi.

E’ molto difficile quindi, anzi impossibile dire quale sia il miglior dentifricio perché ognuno dei prodotti ha un’azione specifica e risolve determinati problemi.

Quello che possiamo ribadire è che il dentifricio è molto importante per mantenere la propria bocca in salute e combattere i principali problemi del cavo orale.

Fondamentale è rivolgersi al proprio dentista il quale potrà aiutarvi nella scelta del prodotto più adatto a mantenere in salute i vostri denti.

La nostra scelta

Noi di Al.Dent abbiamo selezionato i prodotti Curaprox. I dentifrici non contengono sostanze aggressive, puliscono delicatamente, proteggono dalla carie e assicurano una freschezza duratura.

Una linea di dentifrici è dedicata a chi, oltre alle proprietà benefiche e curative, cerca anche sapori diversi dalla menta. I gusti sono buonissimi e particolari, come ad esempio pesca e albicocca, mora e liquerizia, anguria dolce e altri.

Un’altra linea è invece dedicata a chi soffre di macchie sui denti. Un dentifricio a base di carbone, nero che però sbianca delicatamente. Il carbone attivo infatti assorbe le particelle che provocano sgradevoli macchie.

Generalmente i dentifrici sbiancanti contengono sostanze chimiche candeggianti. O contengono polvere di smeriglio che rischia di danneggiare lo smalto. Invece questo dentifricio è a base di carbone attivo e non raschia via lo smalto. Infatti il carbone attivo assorbe esattamente le sostanze che causano le macchie, specialmente tè, caffè, tabacco e vino rosso.

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Spazzolino elettrico o manuale? Differenze, vantaggi e svantaggi.

Iniziamo con il sottolineare che nessuno  strumento casalingo, spazzolino manuale od elettrico, può sostituirsi all’igiene dentale professionale (detartrasi). Secondo l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani infatti, lo spazzolino da solo non è comunque sufficiente a pulire bene i denti. Con lo spazzolino riusciamo a raggiungere solo il 40% della superficie da trattare e a rimuovere appena il 42% della placca.

Una corretta pulizia quotidiana è però il primo ed essenziale passo per prevenire i problemi del cavo orale. Spazzolino, dentifricio, filo interdentale e scovolino sono gli strumenti per lavarsi bene i denti e prendersi cura della propria salute orale.

Un dubbio di molti è se sia più efficace lo spazzolino elettrico o quello manuale.

Scegliere tra spazzolino elettrico o manuale non è una cosa semplice. Entrambi, infatti, presentano vantaggi e svantaggi.

Chiariamo subito che, elettrico o manuale, ciò che più conta è imparare a utilizzare in maniera ottimale lo spazzolino scelto e dedicare il giusto tempo alla pulizia dei denti.

Il nostro consiglio

Secondo noi di Al.Dent il problema non è tra scegliere l’uno o l’altro. Non è sufficiente infatti un buon spazzolino per esser certi di prendersi cura di denti e gengive nella maniera più corretta.

Tutto dipende dal modo in cui ci si lava i denti. L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani sottolinea  infatti come sia soprattutto necessario imparare ad utilizzare in maniera corretta lo strumento scelto, sia esso uno spazzolino elettrico o manuale, e dedicare il giusto tempo a questa operazione.

Vale a dire che si possono ottenere buoni risultati tanto utilizzando lo spazzolino elettrico quanto quello manuale. Allo stesso modo è possibile danneggiare le gengive ed erodere lo smalto tanto utilizzando lo spazzolino elettrico quanto quello manuale.

Noi di Al.Dent insegniamo  al paziente i movimenti da compiere in modo che poi una volta giunto a casa sia in grado di pulire in maniera corretta denti e gengive.

Una volta acquisita la tecnica corretta si possono scegliere gli strumenti .

Vediamo dunque  quali sono i vantaggi e gli svantaggi e quali sono le principali differenze fra lo spazzolino elettrico e lo spazzolino manuale.

Lo spazzolino manuale

spazzolini

Gli spazzolini manuali sono uno degli strumenti per pulire i denti e prevenire la gengivite.

Lo spazzolino manuale è il predecessore di quello elettrico per la cura orale.

La testina degli spazzolini può essere a setole morbide o dure, da scegliere in base alla dentatura. Ci sono testine con le setole a diverse altezze in maniera tale da penetrare più facilmente nelle zone interdentali, dove vanno a insediarsi i residui di cibo, che potrebbero creare eventuali carie.

Se scegliamo uno spazzolino manuale, è nostro compito eseguire i giusti movimenti.

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, anche lo spazzolino manuale è realizzato con una tecnologia piuttosto avanzata:

  • Setole incrociate, extra lunghe e di diverse altezze
  • Punte di setole arrotondate o lucidanti
  • Setole a trama fitta
  • Setole a forma di coppa per lo sbiancamento
  • Manici dal design ergonomico per una presa migliore
  • Testine con setole angolate o radenti
  • Stimolatori per gengive
  • Tamponi pulisci lingua
Spazzolino manuale: vantaggi

 Lo spazzolino manuale è molto economico: i costi oscillano tra i €1 e €3.

 Non ha bisogno di batterie né basi di ricarica come lo spazzolino elettrico.

Spazzolino manuale: svantaggi

Uno studio ha confermato che le persone tendono a spazzolare in modo troppo energico con lo spazzolino manuale, una manovra che può danneggiare denti e gengive.

Inoltre richiede più impegno: per pulire in modo corretto devi indirizzare con precisione le setole contro la superficie dei denti, in modo da raggiungere anche gli interstizi più difficili.

Infine non ti permette di sapere se stai spazzolando per un tempo sufficiente, visto che non ha un timer incluso.

Spazzolino elettrico

 

 

Nonostante le innumerevoli varietà di spazzolini elettrici, la maggior parte di essi è costituita da due parti ben distinte:

Testina dello spazzolino elettrico, munita di setole che roteano, vibrano od oscillano ad una certa frequenza.

Corpo dello spazzolino elettrico: contiene un motore che, collegato alle batterie di alimentazione, trasmette alla testina sovrastante il movimento oscillatorio/rotatorio

Uno spazzolino elettrico effettua, su ciascun dente, dalle 5.000 alle 30.000 oscillazioni.

Il funzionamento è molto semplice: basta mettere il dentifricio sulla testina, impugnarlo, come faremmo con un qualsiasi spazzolino, accenderlo e appoggiare la testina alla superficie dei denti. Soffermandoci su un dente per volta, sarà sufficiente muovere il manico in senso verticale per un paio di secondi, per poi passare al dente successivo.

Come abbiamo già detto un’adeguata tecnica di uso ed il tempo che impieghiamo per la pulizia sono le condizioni indispensabili per una corretta igiene orale anche quando si opta per lo spazzolino elettrico.

Ecco 4 caratteristiche da non dimenticare durante la scelta del proprio spazzolino elettrico:

  • Presenza di un timer che permette di rispettare il tempo minimo raccomandato dai dentisti per una corretta igiene orale segnalando con un suono o una vibrazione la fine dei 2 minuti canonici.
  • Presenza di un sensore di blocco/pressione che permette di evitare di sottoporre denti e gengive ad eccessiva pressione. Lo strumento, in tal caso si blocca.
  • La testina tonda che permette allo spazzolino elettrico di garantire una pulizia più profonda di tutto il dente.
  • Presenza di un manico antiscivolo che rende più comodo l’utilizzo.
Spazzolino elettrico: vantaggi
  • Le setole dello spazzolino elettrico sono progettate per compiere diversi movimenti, come vibrare, oscillare e pulsare. Questo facilita la rimozione profonda della placca sedimentata su denti e gengive. I movimenti delle setole determinano i maggiori vantaggi di questo dispositivo.
  • Uno studio ha dimostrato che lo spazzolino elettrico favorisce la diminuzione della placca e della gengivite rispetto allo spazzolino manuale. Dopo 3 mesi di utilizzo, la placca si riduce del 21% e la gengivite dell’11%. Inoltre, gli spazzolini con le testine oscillanti sembrano funzionare meglio rispetto a quelli con setole solo vibranti.
  • Comodo per chi ha mobilità limitata. Quando ti lavi i denti, lo spazzolino elettrico fa la maggior parte del lavoro per te. Per questo può essere d’aiuto per chi ha difficoltà a compiere certi movimenti, ovvero persone con problemi come il tunnel carpale, artrite o disabilità dello sviluppo.
  • Timer incorporato. In media, le persone che usano lo spazzolino manuale si lavano i denti per circa 46 secondi, troppo poco per rimuovere gran parte della placca. Molti spazzolini elettrici hanno un timer interno che ti induce a spazzolarti per un tempo sufficiente a garantire una pulizia adeguata della bocca.
  • Migliora la concentrazione. Le persone sono più concentrate quando utilizzano uno spazzolino elettrico. Ciò migliora l’esperienza di spazzolamento.
  • Massaggio sulle gengive. Se usato nel modo giusto, lo spazzolino elettrico non danneggia le gengive, ma al contrario ne favorisce la salute generale. Il massaggio delle setole sulle gengive aumenta l’afflusso di sangue ai capillari, che portano maggior ossigeno ai tessuti parodontali.
Spazzolino elettrico: svantaggi
  • Gli  spazzolini elettrici sono più costosi di quelli manuali.
  • Un altro svantaggio è che non tutti apprezzano la sensazione di vibrazione in bocca.
  • Un utilizzo scorretto o superficiale dello spazzolino elettrico si rivela inefficace ai fini dell’igiene orale quotidiana. L’istruzione al corretto utilizzo dei sistemi elettrici di pulizia dentale risulta di fondamentale importanza per eliminare in modo ottimale lo sporco dai denti.
  • Oltre a non concedere una pulizia profonda dei denti, un impiego scorretto di questo strumento elettrico può porre le basi per recessioni gengivali, lesioni alle gengive, carie ed altre patologie dei denti. Se non adeguatamente rimossa con il movimento elettrico delle spazzole, la placca si deposita sui denti, rendendoli opachi ed ingialliti.
Pulire la lingua.

Pulire la lingua è una tecnica poco utilizzata che può portare i suoi benefici alla salute della bocca. Il vantaggio immediato è il miglioramento di problemi legati all’alitosi. Basta posizionare lo spazzolino con setole molto morbide sul fondo della lingua e procedere venendo verso la punta.

Questo tipo di procedimento è realizzabile sia con lo spazzolino manuale che con quello elettrico. Per chi è particolarmente sensibile però è meglio utilizzare lo spazzolino manuale in maniera da gestire da solo la velocità e il movimento. Molti spazzolini manuali hanno la parte retrostante della testina adibita alla pulizia della lingua.

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Lavare i denti. Tecnica, strumenti e errori da evitare.

Lavare i denti è fondamentale ma come si lavano i denti? Esiste una tecnica ?

Tutti sappiamo che con una buona prevenzione dentale si possono prevenire molti disturbi come carie, ingiallimento, gengiviti, tartaro e placca. Esistono però  i giusti strumenti, la giusta tecnica e le abitudini sbagliate da evitare per lavare i denti.

Gli strumenti giusti

 

Gli strumenti base per lavare i denti sono lo spazzolino e il dentifricio. Altri strumenti utili per un’ efficace pulizia dei denti sono il filo interdentale, lo scovolino, il collutorio  e il pulisci lingua.

Spazzolino da denti

Spazzolino manuale, elettrico o sonico? La domanda è comune ma la verità è che molto dipende dalla persona. Usati nel modo corretto sono tutti e tre efficaci e in grado di garantire una buona pulizia dei denti. Assicurati di scegliere una testina che si adatti alla tua bocca e ti consenta di raggiungere facilmente tutti i punti.

Dentifricio

Un dentifricio non vale l’altro. Esistono dentifrici per sbiancare, combattere la sensibilità ai denti, aiutarti nel caso di parodontite. Chiedi al tuo dentista di fiducia, saprà consigliare il miglior dentifricio in base alle tue esigenze.

Filo interdentale

Il filo interdentale è ideale per eliminare residui di cibo negli spazi tra i denti.

Scovolino

Per chi ha spazi ampi tra i denti sono più utili gli scovolini gli scovolini. Possono essere conici o cilindrici e si deve scegliere la dimensione giusta in base alla grandezza degli spazi interdentali.

Pulisci lingua

Il pulisci lingua serve per eliminare i batteriche ristagnano sulla superficie della lingua e per prevenire eventuali problemi di alitosi.

7 passi per lavare i denti in modo corretto

1 – Prepara lo spazzolino.

La prima cosa da fare è pulire sempre lo spazzolino da denti. I batteri che colpiscono il cavo orale possono depositarsi tra le setole e per questo motivo si consiglia di lavarlo spesso e in modo accurato con acqua tiepida e collutorio. Lo spazzolino va poi riposto in posizione verticale evitando di coprirlo. Bisogna sostituirlo almeno una volta ogni tre mesi con uno nuovo.

2 –  Lava i denti per 2/3 minuti ricordando di  spazzolare anche la lingua e l’interno delle guance.

Il movimento deve essere sempre verticale: dalla gengiva verso il dente. Spazzolare accuratamente anche l’interno della dentatura e la parte posteriore e gli spazi interdentali

3 – Risciacqua la bocca.

4 – Usa il filo interdentale

5 – Usa lo scovolino

6 – Usa il pulisci lingua

7 – Risciacqua con il collutorio

Probabilmente tutti noi abbiamo già sentito molte volte questi consigli, i dentisti però continuano a insistere sull’importanza di una giusta igiene dentale e segnalano che ancora troppe persone commettono errori, ecco la lista degli errori più comuni.

Gli errori da evitare per lavare i denti in modo corretto:

Spazzolare i denti subito dopo aver mangiato

Cibo e bevande acide indeboliscono lo smalto dei denti, pertanto prima di lavarli è meglio aspettare che si ripristini il Ph naturale della bocca.

Usare troppo dentifricio

Non c’è bisogno però di ricoprire l’intero spazzolino di pasta dentifricia: ne basta poco, la dimensione di una perla.

Lavare solo i denti davanti

La placca si accumula anche nella parte posteriore dei denti, non solo davanti, pertanto è fondamentale spazzolarli per bene tutti, raggiungendo ogni angolo.
Dovreste cercare di spazzolare un dente alla volta, spingendo delicatamente le setole intorno alla gengiva e agli spazi tra ogni singolo dente.

Spazzolare i denti per meno di due minuti

Il  tempo medio di un’efficace spazzolatura dei denti è di due minuti. Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o rischiare di macchiarli.

Non spazzolare la lingua

La lingua può portare batteri, che possono causare alito cattivo e altri problemi. Spazzolare o strofinare delicatamente la lingua dopo aver lavato i denti è essenziale.

Risciacquare subito i denti

Risciacquare i denti subito dopo averli spazzolati non va affatto bene. Meglio limitarsi a sputare se volete che il fluoro resti sui denti almeno i canonici 30 minuti dopo averli spazzolati.

Coprire lo spazzolino

Coprire lo spazzolino fa sì che le sue setole rimangano bagnate e chiuse in modo da favorire la crescita di muffe e batteri. Lasciate asciugare all’aria lo spazzolino.

Cambiare poche volte l’anno lo spazzolino

Gli esperti dicono che bisognerebbe farlo ogni tre mesi. Le setole diventano un ambiente poco igienico dopo un certo periodo di tempo. Ancora più importante, le setole saranno usurate e piegate, il che impedirà loro di entrare nelle gengive e nei piccoli spazi.

Spazzolare i denti sotto la doccia

E’ una delle scelte peggiori che si possa fare, perché spinge a dedicare meno attenzione all’intero processo.

Per qualsiasi informazione contatta il nostro studio, telefona o scrivici via mail o via whatsapp                                                                Al.Dent – Ambulatorio Odontoiatrico
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Una prevenzione dentale corretta e costante per evitare i problemi dentali.

La bocca è un organo essenziale per il nostro benessere. Gli alimenti che ingeriamo modificano il Ph del nostro cavo orale. I residui di sporco possono contaminare i nostri denti. Una corretta e costante prevenzione dentale è essenziale.

Una cattiva prevenzione dentale può portare a varie complicazioni per i nostri denti.

Con il deposito dei cibi e dei batteri sui denti, possono formarsi depositi di placca. La placca può poi trasformarsi in tartaro e causare carie e gengiviti. Le carie e le gengiviti  sono un problema doloroso per il paziente. Se non curate in  tempo le carie possono portare alla caduta del dente. Altro problema doloroso è la sensibilità dei denti causata soprattutto da dentifrici troppo abrasivi. Ultimo ma non certo per importanza è l’alitosi. Una scarsa igiene orale può causare infatti la proliferazione di batteri nella bocca e un conseguente alito cattivo.

Ecco  3  consigli fondamentali per una corretta prevenzione dentale:

1 Alimentazione corretta.

alimentazione corretta

Un’alimentazione corretta è il primo passo per mantenere la propria bocca in salute. Per una prevenzione dentale efficace, quindi, è consigliabile limitare i dolci che possono provocare depositi di zucchero tra i denti e, quindi, carie. Ci sono poi alcuni alimenti dannosi per il colore dei nostri denti come vino rosso, the, caffè. Alimenti come latticini e formaggi ricchi di calcio li rendono più forti e splendenti e li aiutano a diventare più resistenti e bianchi. Frutta e verdura croccante come carote, insalata, mele li rinfrescano e li tengono puliti.

Pulizia quotidiana.

spazzolino

È importante lavare i denti almeno tre volte al giorno, soprattutto dopo i pasti. Non lavateli subito ma lasciate passare almeno mezz’ora; acidi e zuccheri impiegano infatti circa mezz’ora per entrare in azione e spazzolarli prima significherebbe rovinare lo smalto sano. Altrettanto fondamentale è lavarli nel modo corretto.

E’ importante spazzolare per due minuti, 30 secondi per ogni quadrante. Il movimento deve essere rotatorio, dalle gengive al dente. Per una corretta prevenzione dentale oltre allo spazzolino passa il filo interdentale almeno una volta al giorno. Il filo è l’unico strumento che arriva tra gli interstizi dentali dove si depositano la maggior parte dei batteri. Attenzione anche alle paste dentifrice e ai colluttori che devono contenere fluoro.  Il  fluoro è una sostanza resistente all’attacco acido della placca batterica. E’ importante per prevenire micro-lesioni e rinforzare lo smalto e le pareti dei denti. In mancanza di spazzolino si possono utilizzare chewing gum senza zucchero.  Chewing gum  allo xilitolo aiutano a eliminare i batteri ma non possono comunque essere considerati dei sostitutivi.;

3 Visite di controllo.

strumenti del dentista

Dopo l’ alimentazione e la pulizia quotidiana il terzo passo da compiere per una corretta prevenzione dentale è  fissare dei controlli periodici dal dentista. E’ necessario andare dal dentista almeno una volta ogni sei mesi per una pulizia approfondita. Solo la pulizia orale professionale permette di pulire i denti anche sotto le gengive. Effettuare delle visite di controllo periodiche dal dentista permette di sapere con precisione la situazione della salute della  bocca. E’ necessario programmare sedute di igiene orale professionale per rimuovere in profondità  placca e tartaro. Affidati al tuo dentista per evitare problemi molto gravi  come la parodontite e la piorrea.

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Al.Dent – Ambulatorio Odontoiatrico DIR.SAN. Dott. Gaetano Gallo
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