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Prevenzione, il nostro primo consiglio

Prevenire è meglio che curare! Breve guida illustrata all’uso del filo interdentale.

1  Rompi circa 20 cm di filo e avvolgine la maggior parte attorno a un dito medio. Avvolgi il filo rimanente attorno allo stesso dito della mano opposta.

filo interdentale

2  Tieni saldamente il filo tra pollice e indice.

filo interdentale

3  Infila il filo tra i denti con un leggero movimento di sfregamento. Non inserire mai il filo interdentale nelle gengive.

filo interdentale

4  Quando il filo raggiunge il bordo gengivale, curvalo a forma di C contro un dente. Infilalo delicatamente nello spazio tra la gengiva e il dente.

filo interdentale

5  Tieni il filo ben saldo contro il dente. Strofina delicatamente il lato del dente, allontanando il filo dalla gengiva con movimenti su e giù.

filo interdentale

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Parodontite, cos’è, sintomi, prevenzione e cura

La parodontite è la sesta malattia cronica più presente nella popolazione. E’ una malattia molto frequente che può colpire tutte le fasce di età. La parodontite è una delle patologie più insidiose perché è pressoché invisibile finché non raggiunge uno stadio ormai avanzato

parodontite sorriso

Sopra dei 50 anni in Italia un soggetto su due ha segni di malattia e al di sopra dei 70 anni più di due su tre.

La parodontite è una delle principali cause di perdita dei denti ed è quindi importante riconoscerla, prevenirla e curarla.

La parodontite è in grado di condizionare non soltanto la salute della tua bocca, ma quella di tutto il corpo.

Cos’è

La parodontite, nota anche come piorrea, è una malattia batterica che determina la perdita del tessuto di supporto del dente. E’ una infezione polimicrobica che provoca l’infiammazione del parodonto, cioè l’insieme dei tessuti di sostegno del dente: gengiva, legamento parodontale, osso alveolare. Si crea uno spazio tra il dente e la gengiva, detto tasca parodontale, dove si accumulano batteri che si calcificano in tartaro.

Ci sono tre tipi di parodontite:
  • La parodontite cronica o apicale.

E’ caratterizzata da una perdita lenta dei tessuti ed è spesso associata a considerevoli depositi di tartaro e placca batterica. Si manifesta già nel periodo adolescenziale come gengivite, progredendo lentamente e peggiorando nei periodi di riduzione delle difese immunitarie. Negli anni gli effetti patologici si accumulano fino a quando arriva la malattia nella sua forma grave. Il rischio di soffrire di parodontite cronica è alto tra coloro che fumano. Inoltre spesso il fumo attenua i sintomi dell’infiammazione e nasconde la reale gravità della patologia.

  • Parodontite aggressiva.

La forma aggressiva della malattia è riconoscibile dalla veloce perdita di gengiva. Spesso si manifesta nei pazienti con età inferiore ai 30 anni. Generalmente di presenta in forma localizzata in età adolescenziale e in forma generalizzata in adulti e anziani. Il fumo è fattore di rischio anche nella forma aggressiva, così come in quella cronica. A differenza di quest’ultima, quella aggressiva colpisce soprattutto i primi molari e gli incisivi.

  • Parodontite ulcero-necrotica

Questa forma della malattia è caratterizzata da papille e margini gengivali ulcerati e necrotici, ricoperti da una membrana giallognola. Le lesioni si sviluppano velocemente con sanguinamento gengivale spontaneo. Nessun batterio in particolare sviluppa la patologia, ma spesso si verifica in concomitanza a malattie sistemiche tipo AIDS, leucemia, morbillo, varicella e tubercolosi. Altri fattori che ne favoriscono lo sviluppo sono malnutrizione, fumo, stress, depressione e scarsa igiene orale.

Sintomi
  • Il principale sintomo è il sanguinamento delle gengive, inizialmente sotto stimolo e successivamente in maniera spontanea.
  • Alitosi
  • Mobilità dentaria
  • Recessioni gengivali
  • Essudazione purulenta
  • Ascesso parodontale
  • pus alle gengive
  • Sensibilità al caldo o al freddo
  • Difficoltà nella masticazione

E’ importante riconoscere i sintomi perché si tratta di una malattia grave, che se non gestita e risolta contribuisce al malessere di tutto l’organismo.

La parodontite è infatti legata anche a:

  • infertilità femminile e maschile,
  • impotenza,
  • parti pretermine,
  • aborti spontanei,
  • patologie cardiache,
  • osteoporosi,
  • tumori
  • svariate malattie sistemiche.

Ciò si verifica perché i batteri patogeni della parodontite possono penetrare i capillari della gengiva ed entrano nel circolo sanguigno, insediandosi in organi e tessuti lontani dalla bocca e generando gravi infezioni.

Prevenzione

Tutti i pazienti dovrebbero sottoporsi ad una visita parodontale, per conoscere il proprio stato di salute.

  • Quando la malattia è in fase iniziale si parla di gengivite che è una infiammazione superficiale dei tessuti che circondano il dente. Una corretta igiene orale a casa porta a una completa guarigione.
  • Se la diagnosi è più tardiva e la parodontite è già in atto, la cura prevede una fase iniziale sempre con l’obiettivo di ridurre lo stato infiammatorio a cui può seguire, in alcune situazioni, una fase chirurgica.
    La chirurgia parodontale può correggere gli esiti della malattia agendo sia sui tessuti duri che sui tessuti molli e in alcuni casi può andare a rigenerare i tessuti persi.
  • Utilizzare uno spazzolino a setole morbide per evitare di irritare ancor più le gengive gonfie ed infiammate Massaggiare le gengive con i polpastrelli può alleviare la sensazione di bruciore e prurito. In alternativa, procurarsi uno stimolatore gengivale specifico (reperibile in farmacia)
  • Limitare i contatti con sostanze irritanti e/o tossiche
  • Integrare la dieta con supplementi di calcio
  • Non fumare
  • Utilizzare un collutorio ad azione antisettica
  • Lavare sempre i denti dopo ogni pasto
  • Alternare dentifrici abrasivi con paste dentifrice più delicate

Quindi, evitare:

  • Fumare
  • Bere alcolici
  • Spazzolare troppo energicamente i denti.
  • Cibi troppo caldi o troppo freddi
  • Graffiare le gengive
  • Assumere latte e derivati immediatamente dopo la somministrazione di antibiotici come le tetracicline: i latticini possono inattivare il farmaco
  • Temporeggiare: quando si sospetta una parodontite, si raccomanda di rivolgersi immediatamente al medico per iniziare quanto prima un eventuale trattamento specifico
  • Eseguire i risciacqui di collutorio senza aver prima pulito accuratamente i denti con dentifricio e spazzolino: un simile atteggiamento può favorire la comparsa di macchie sui denti
  • Assumere antibiotici appartenenti alla classe delle tetracicline in gravidanza o durante la prima infanzia, questi farmaci potrebbero macchiare irrimediabilmente i denti del feto e del bambino

Abbiamo visto come anche alimenti e bevande possono aggravare la malattia.

Di seguito vediamo quali alimenti assumere in caso di Parodontite:
  • Assumere tanta frutta e verdura, in quanto ricca di antiossidanti
  • Alimenti ricchi in calcio come latte, formaggi stagionati
  • Gli alimenti ricchi di vitamina C
  • Verdura cruda tutti i giorni
  • Assumere yogurt con fermenti lattici vivi od un probiotico
Cosa NON Mangiare
  • Cibi croccanti, che potrebbero irritare ancor più le gengive infiammate dalla piorrea. Inoltre, alimenti duri come torrone e frutta secca possono scheggiare i denti, già di per sé indeboliti dalla parodontite
  • Bevande zuccherate e gassate
  • Alimenti zuccherini
  • Marmellata, miele, cioccolata, caramello ed altri alimenti collosi
Cura

Ci sono molti prodotti erboristici che possono alleviare i sintomi e velocizzare la guarigione. Sempre sotto controllo medico il paziente può assumere aloe vera, betulla, equiseto, salvia e tarassaco. È doveroso sottolineare però che i rimedi naturali non possono e non devono sostituire i trattamenti odontoiatrici o farmacologici che sono necessari per rimuovere efficacemente l’infezione.

Le prime cure sono la rimozione della placca e del tartaro dai denti e sotto le gengive

In seguito la levigatura radicolare, cioè la rimozione del tartaro nascosto sotto la gengiva, in prossimità delle tasche parodontali.

Quando non sono sufficienti per trattare accuratamente la parodontite, il paziente può esser sottoposto ad interventi più invasivi, quali: chirurgia dei lembi, innesti di tessuto molle o innesto osseo.

L’attenzione nei confronti dei denti deve essere sempre massima così come la scelta del professionista deve essere ponderata.  Al.Dent dispone di uno staff medico accuratamente selezionato. Chiamaci e saremo il tuo alleato nella cura della parodontite ad un prezzo trasparente ed accessibile.

 

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Lavare i denti. Tecnica, strumenti e errori da evitare.

Lavare i denti è fondamentale ma come si lavano i denti? Esiste una tecnica ?

Tutti sappiamo che con una buona prevenzione dentale si possono prevenire molti disturbi come carie, ingiallimento, gengiviti, tartaro e placca. Esistono però  i giusti strumenti, la giusta tecnica e le abitudini sbagliate da evitare per lavare i denti.

Gli strumenti giusti

 

Gli strumenti base per lavare i denti sono lo spazzolino e il dentifricio. Altri strumenti utili per un’ efficace pulizia dei denti sono il filo interdentale, lo scovolino, il collutorio  e il pulisci lingua.

Spazzolino da denti

Spazzolino manuale, elettrico o sonico? La domanda è comune ma la verità è che molto dipende dalla persona. Usati nel modo corretto sono tutti e tre efficaci e in grado di garantire una buona pulizia dei denti. Assicurati di scegliere una testina che si adatti alla tua bocca e ti consenta di raggiungere facilmente tutti i punti.

Dentifricio

Un dentifricio non vale l’altro. Esistono dentifrici per sbiancare, combattere la sensibilità ai denti, aiutarti nel caso di parodontite. Chiedi al tuo dentista di fiducia, saprà consigliare il miglior dentifricio in base alle tue esigenze.

Filo interdentale

Il filo interdentale è ideale per eliminare residui di cibo negli spazi tra i denti.

Scovolino

Per chi ha spazi ampi tra i denti sono più utili gli scovolini gli scovolini. Possono essere conici o cilindrici e si deve scegliere la dimensione giusta in base alla grandezza degli spazi interdentali.

Pulisci lingua

Il pulisci lingua serve per eliminare i batteriche ristagnano sulla superficie della lingua e per prevenire eventuali problemi di alitosi.

7 passi per lavare i denti in modo corretto

1 – Prepara lo spazzolino.

La prima cosa da fare è pulire sempre lo spazzolino da denti. I batteri che colpiscono il cavo orale possono depositarsi tra le setole e per questo motivo si consiglia di lavarlo spesso e in modo accurato con acqua tiepida e collutorio. Lo spazzolino va poi riposto in posizione verticale evitando di coprirlo. Bisogna sostituirlo almeno una volta ogni tre mesi con uno nuovo.

2 –  Lava i denti per 2/3 minuti ricordando di  spazzolare anche la lingua e l’interno delle guance.

Il movimento deve essere sempre verticale: dalla gengiva verso il dente. Spazzolare accuratamente anche l’interno della dentatura e la parte posteriore e gli spazi interdentali

3 – Risciacqua la bocca.

4 – Usa il filo interdentale

5 – Usa lo scovolino

6 – Usa il pulisci lingua

7 – Risciacqua con il collutorio

Probabilmente tutti noi abbiamo già sentito molte volte questi consigli, i dentisti però continuano a insistere sull’importanza di una giusta igiene dentale e segnalano che ancora troppe persone commettono errori, ecco la lista degli errori più comuni.

Gli errori da evitare per lavare i denti in modo corretto:

Spazzolare i denti subito dopo aver mangiato

Cibo e bevande acide indeboliscono lo smalto dei denti, pertanto prima di lavarli è meglio aspettare che si ripristini il Ph naturale della bocca.

Usare troppo dentifricio

Non c’è bisogno però di ricoprire l’intero spazzolino di pasta dentifricia: ne basta poco, la dimensione di una perla.

Lavare solo i denti davanti

La placca si accumula anche nella parte posteriore dei denti, non solo davanti, pertanto è fondamentale spazzolarli per bene tutti, raggiungendo ogni angolo.
Dovreste cercare di spazzolare un dente alla volta, spingendo delicatamente le setole intorno alla gengiva e agli spazi tra ogni singolo dente.

Spazzolare i denti per meno di due minuti

Il  tempo medio di un’efficace spazzolatura dei denti è di due minuti. Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o rischiare di macchiarli.

Non spazzolare la lingua

La lingua può portare batteri, che possono causare alito cattivo e altri problemi. Spazzolare o strofinare delicatamente la lingua dopo aver lavato i denti è essenziale.

Risciacquare subito i denti

Risciacquare i denti subito dopo averli spazzolati non va affatto bene. Meglio limitarsi a sputare se volete che il fluoro resti sui denti almeno i canonici 30 minuti dopo averli spazzolati.

Coprire lo spazzolino

Coprire lo spazzolino fa sì che le sue setole rimangano bagnate e chiuse in modo da favorire la crescita di muffe e batteri. Lasciate asciugare all’aria lo spazzolino.

Cambiare poche volte l’anno lo spazzolino

Gli esperti dicono che bisognerebbe farlo ogni tre mesi. Le setole diventano un ambiente poco igienico dopo un certo periodo di tempo. Ancora più importante, le setole saranno usurate e piegate, il che impedirà loro di entrare nelle gengive e nei piccoli spazi.

Spazzolare i denti sotto la doccia

E’ una delle scelte peggiori che si possa fare, perché spinge a dedicare meno attenzione all’intero processo.

Per qualsiasi informazione contatta il nostro studio, telefona o scrivici via mail o via whatsapp                                                                Al.Dent – Ambulatorio Odontoiatrico
DIR.SAN. Dott. Gaetano Gallo
telefono  0536 940061
whatsapp  370 3685732
mail  al.dent@libero.it

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Una prevenzione dentale corretta e costante per evitare i problemi dentali.

La bocca è un organo essenziale per il nostro benessere. Gli alimenti che ingeriamo modificano il Ph del nostro cavo orale. I residui di sporco possono contaminare i nostri denti. Una corretta e costante prevenzione dentale è essenziale.

Una cattiva prevenzione dentale può portare a varie complicazioni per i nostri denti.

Con il deposito dei cibi e dei batteri sui denti, possono formarsi depositi di placca. La placca può poi trasformarsi in tartaro e causare carie e gengiviti. Le carie e le gengiviti  sono un problema doloroso per il paziente. Se non curate in  tempo le carie possono portare alla caduta del dente. Altro problema doloroso è la sensibilità dei denti causata soprattutto da dentifrici troppo abrasivi. Ultimo ma non certo per importanza è l’alitosi. Una scarsa igiene orale può causare infatti la proliferazione di batteri nella bocca e un conseguente alito cattivo.

Ecco  3  consigli fondamentali per una corretta prevenzione dentale:

1 Alimentazione corretta.

alimentazione corretta

Un’alimentazione corretta è il primo passo per mantenere la propria bocca in salute. Per una prevenzione dentale efficace, quindi, è consigliabile limitare i dolci che possono provocare depositi di zucchero tra i denti e, quindi, carie. Ci sono poi alcuni alimenti dannosi per il colore dei nostri denti come vino rosso, the, caffè. Alimenti come latticini e formaggi ricchi di calcio li rendono più forti e splendenti e li aiutano a diventare più resistenti e bianchi. Frutta e verdura croccante come carote, insalata, mele li rinfrescano e li tengono puliti.

Pulizia quotidiana.

spazzolino

È importante lavare i denti almeno tre volte al giorno, soprattutto dopo i pasti. Non lavateli subito ma lasciate passare almeno mezz’ora; acidi e zuccheri impiegano infatti circa mezz’ora per entrare in azione e spazzolarli prima significherebbe rovinare lo smalto sano. Altrettanto fondamentale è lavarli nel modo corretto.

E’ importante spazzolare per due minuti, 30 secondi per ogni quadrante. Il movimento deve essere rotatorio, dalle gengive al dente. Per una corretta prevenzione dentale oltre allo spazzolino passa il filo interdentale almeno una volta al giorno. Il filo è l’unico strumento che arriva tra gli interstizi dentali dove si depositano la maggior parte dei batteri. Attenzione anche alle paste dentifrice e ai colluttori che devono contenere fluoro.  Il  fluoro è una sostanza resistente all’attacco acido della placca batterica. E’ importante per prevenire micro-lesioni e rinforzare lo smalto e le pareti dei denti. In mancanza di spazzolino si possono utilizzare chewing gum senza zucchero.  Chewing gum  allo xilitolo aiutano a eliminare i batteri ma non possono comunque essere considerati dei sostitutivi.;

3 Visite di controllo.

strumenti del dentista

Dopo l’ alimentazione e la pulizia quotidiana il terzo passo da compiere per una corretta prevenzione dentale è  fissare dei controlli periodici dal dentista. E’ necessario andare dal dentista almeno una volta ogni sei mesi per una pulizia approfondita. Solo la pulizia orale professionale permette di pulire i denti anche sotto le gengive. Effettuare delle visite di controllo periodiche dal dentista permette di sapere con precisione la situazione della salute della  bocca. E’ necessario programmare sedute di igiene orale professionale per rimuovere in profondità  placca e tartaro. Affidati al tuo dentista per evitare problemi molto gravi  come la parodontite e la piorrea.

Per qualsiasi informazione contatta il nostro studio, telefona o scrivici via mail o via whatsapp

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